Fondo Regionale per la Crescita Campania: in partenza la 2° edizione, come e perché partecipare

La Regione Campania ha lanciato la seconda edizione del Fondo Regionale per la Crescita Campania, una grande occasione per piccole/medie imprese e liberi professionisti che vogliono accedere a finanziamenti utili e significativi. Con un budget di oltre 90 milioni di euro provenienti dalla programmazione europea (PR Campania FESR 2021-2027), il fondo mira a potenziare la competitività delle imprese locali e a promuovere l’innovazione tecnologica. Rappresenta, dunque, un’opportunità importantissima per le aziende che desiderano investire accendendo a contributi finanziari ed agevolazioni.

Ma come funziona questo Fondo Regionale? A chi è rivolto e soprattutto quanto tempo abbiamo a disposizione per presentare la domanda? In questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni in merito. Leggile ora.

Fondo Regionale per la Crescita in Campania: i dettagli

Approvato il 29 luglio scorso dalla Regione Campania, è stata avviata la seconda edizione del Fondo Regionale per la Crescita Campania. A partire dal 18 settembre 2024, infatti, le imprese e i professionisti campani potranno richiedere contributi che vanno da 30.000 a 150.000 euro.

Le agevolazioni per le imprese sono particolarmente vantaggiose: metà dell’importo ricevuto viene concesso come contributo a fondo perduto, mentre l’altra metà come finanziamento a tasso zero. Questa struttura mista permette di coprire interamente gli investimenti necessari per introdurre nuove tecnologie nei processi produttivi aziendali, migliorando così la sostenibilità e la competitività delle aziende sui mercati internazionali.

Ma quali sono i progetti e le spese ammissibili? Il fondo è destinato a finanziare tutta una serie di investimenti, tra cui macchinari, impianti, beni intangibili, oltre che progetti di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale.

Gli investimenti devono essere realizzati sul territorio della Regione Campania e mirano a rafforzare la capacità competitiva delle aziende, con un particolare focus sull’adozione di tecnologie emergenti e sulla trasformazione digitale delle imprese. Non a caso, sono incluse anche le spese per la creazione e introduzione di software, piattaforme digitali, opere di impiantistica e servizi avanzati per l’innovazione.

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Chi può partecipare al Fondo nello specifico? E come?

Il bando è aperto a piccole imprese, microimprese e liberi professionisti che soddisfano specifici requisiti. Le aziende devono essere registrate alla Camera di Commercio da almeno 12 mesi, mentre i liberi professionisti devono essere titolari di partita IVA da altrettanto tempo. Sono ammesse, altresì, sia attività individuali che esercizi in forma associata o societaria, purché operino nei settori previsti dal bando.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica dal 18 settembre 2024 fino al 18 ottobre 2024, attraverso la piattaforma dedicata. Ti lasciamo qui il link.

È essenziale che la domanda venga compilata e presentata dal titolare o legale rappresentante dell’impresa richiedente, utilizzando un’identità digitale come lo SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Le domande verranno valutate secondo una procedura a graduatoria. Una volta terminato il periodo per la presentazione, verrà pubblicato un elenco delle domande ricevute, ordinate in base ai punteggi provvisori. Questi punteggi saranno successivamente verificati, e solo allora le agevolazioni saranno confermate.

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