Il caos di Bitcoin ed Ethereum Blockchain ci ha letteralmente travolti. Quindi, a te la scelta: imparare a trarne profitto, oppure perdere tutto. Se la seconda opzione è fuori discussione per te, inizia subito con le tecnologie blockchain.
Cos’è una blockchain? E qual è la differenza tra blockchains Bitcoin ed Ethereum? I loro segreti sono comprensibili anche da non-programmatori e profani?
Sintetizziamo!
1. Che cos’è la tecnologia blockchain
Una blockchain è una sequenza di blocchi di informazioni interconnesse. Ogni blocco successivo punta ai dati memorizzati nel blocco precedente e giù fino al primo blocco della catena. Puoi immaginarla come un “libro mastro” molto voluminoso, le cui pagine non possono essere manomesse o strappate. Altrimenti, l’intero libro mastro apparirebbe falso. Invece della carta, la blockchain viene archiviata e controllata su migliaia di dispositivi contemporaneamente, quindi è quasi del tutto immutabile.
Se malintenzionati alla James Bond volessero modificare i dati in una blockchain, dovrebbero basarsi su un’organizzazione molto potente per alterarla fino al 51%. Poiché i membri della blockchain si aggiungono sempre in coda a una catena, un hacker dovrebbe controllarne la maggior parte per manipolarne la comunità. Anche se in teoria non è irrealizzabile, un simile attacco ad oggi è impossibile.
Infatti, le blockchain si compongono di 3 tecnologie: crittografia a chiave pubblica (public key cryptography), rete peer-to-peer (P2P) e un protocollo condiviso. La crittografia è essenziale qui – grazie agli hash, garantisce anonimato e trasparenza.
Facciamo un esempio: Marco riceve 3 bitcoin. Nessuno sa chi sta dietro l’ID anonimo del pagatore, ma tutti sulla rete sono consapevoli che Marco ha ricevuto esattamente quell’importo nel corso di una certa attività.
Ma perché la tecnologia blockchain è spesso etichettata come “the next Internet” (Internet del futuro)? Prima, Marco doveva tenere i suoi risparmi in un conto bancario. Se Marco avesse voluto effettuare un acquisto online costoso, avrebbe dovuto chiedere alla sua banca di alzare il limite delle spese e confermare la sua identità. Inoltre, Marco paga diverse commissioni a vari intermediari, e li vede come spese inutili. Inoltre, Marco non crede che la banca protegga i suoi soldi.
D’altra parte, la blockchain fornisce un’alternativa migliore per Marco: la cronologia di tutte le sue transazioni è memorizzata in un unico “libro mastro” pubblico e costa pochissimo per le transazioni internazionali. Tuttavia, la blockchain non è migliore di un database centralizzato quando l’unico obiettivo è la riservatezza. La blockchain diventa indispensabile solo quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
- L’impresa deve garantire relazioni digitali
- I suoi dati sono dinamici e con una storia nota a tutti
- Non dovrebbe essere controllata da un’autorità centrale
- La velocità delle transazioni non è il fattore più importante.
2. Bitcoin Blockchain
In un suo articolo del 2008 su Bitcoin, Satoshi Nakamoto lo definì come un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer. Rilasciato nel 2009, il software rappresentava la filosofia della trasparenza, dell’anonimato, del decentramento, della velocità, della sicurezza e dell’affidabilità. Per fare in modo che tutto funzioni, ogni dispositivo (di solito indicato come nodo) si collega alla rete e procede a crittografare le transazioni eseguite con il protocollo Proof-of-Work (PoW). Questo protocollo premia anche i nodi chiamati “miner” per confermare la credibilità delle transazioni e aggiungere blocchi alla catena.
Quando altri nodi lo convalidano, aggiungono un blocco sottoposto a “mining” all’interno della blockchain per calcolare quello successivo. Sotto il protocollo PoW, il miner riceve bitcoin di nuova creazione come ricompensa. Oggi la ricompensa è di 12,5 BTC, anche se il numero viene diviso per due ogni quattro anni. Grazie al “mining“, la rete risolve i problemi della duplice spesa e dell’anonimato all’interno della blockchain. Oggi, la blockchain bitcoin richiede un costoso mining ASIC, che è vantaggioso nelle regioni con elettricità a prezzi accessibili. La valuta è limitata a 21 milioni di unità che emettono meno gettoni, mentre le attività sono estremamente difficili da calcolare.
Questo avviene quando un grande concetto di decentralizzazione perde il suo fascino: la disparità nel potere di calcolo e la mancanza di consenso tra i membri causano numerosi conflitti. Quando i nodi non sono d’accordo, potrebbero proseguire creando una blockchain parallela. A meno che non venga ignorata da tutti, gli sviluppatori la supporteranno, e altri la useranno come pagamento. Questo fenomeno è noto come “fork“, ossia quando la blockchain viene divisa in due. Non hai mai sentito parlare della gara di Bitcoin Cash? BCH offre commissioni più basse e transazioni più veloci, ma è raro che i titolari di BTC approvino l’aspetto del Bitcoin alternativo.
3. Ethereum Blockchain
Ethereum ha evitato la trappola di diventare uno store online di criptovalute come Bitcoin. A differenza di quest’ultima, è una blockchain completa e consente di svolgere una grande varietà di attività. Inoltre, il progetto Ethereum ha sviluppato un proprio linguaggio di programmazione chiamato “Solidity“, per garantire flessibilità nella creazione di tante nuove applicazioni. Conosciuti col nome di “Smart Contracts” (contratti intelligenti), i suoi script servivano per usi più pratici e aiutavano a produrre offerte nell’ambito di ICO, applicazioni distribuite (DApp) e organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). La valuta di Ethereum è l’ether (ETH). La piattaforma fornisce al crypto market un numero sufficiente di ether per gli sviluppatori di altri progetti. L’esempio recente è stato CryptoKitties che ha fatto “miagolare” di gioia molti utenti.
Ci vogliono solo pochi secondi per la conferma della transazione, rispetto ai 10 minuti previsti da Bitcoin. Attualmente, Ethereum utilizza un protocollo PoW che addebita “gas”, cioè una commissione per ogni transazione. Inoltre, si basa su una “difficulty bomb” che segnala una crescente difficoltà e tempo di estrazione dell’ether. Quest’ultima incorpora un algoritmo “ethash”, mentre Bitcoin utilizza un algoritmo hash chiamato “SHA-256”. Ethereum, inoltre, neutralizza l’operazione di mining centralizzato con il suo Protocollo Ghost, che preferisce la potenza di calcolo della GPU. Ma aspetta a fare salti di gioia. Alcune persone hanno applicato questo sistemo per il proprio lavoro, e sembra ancora inefficiente.
L’emissione annuale di ETH per ora è fissa e stabile, ma presto terminerà. Il progetto sta passando al protocollo Proof of Stake (PoS) sotto l’aggiornamento di Casper. La missione del suo fondatore Vitalik Buterin è quella di distribuire il potere di mining in proporzione alle attività effettuate da ciascun partecipante alla blockchain. Pertanto, per chi ha solo pochi ether, il potere di estrazione sarà basso, e viceversa. Non ci sarà bisogno di sprecare risorse di calcolo. L’aggiornamento di Casper aumenterà ulteriormente la velocità delle transazioni e consentirà un’ulteriore immissione nel mercato. Pertanto, si prevede che le blockchain di tipo Ethereum si espanderanno ancora più velocemente.
4. In conclusione
La blockchain migliora le tecnologie già esistenti. Poiché esistono diversi tipi di blockchain, è utile perseguire gli obiettivi di Bitcoin ed Ethereum.
Alcuni anni fa BTC costituiva un metodo conveniente per trasferire denaro senza problemi. Oggi sta diventando molto più di semplice archivio di risorse. Ethereum aiuta ad alimentare nuovi progetti blockchain e promuovere questa tecnologia. Ethereum è flessibile, scalabile e offre un rapido processo decisionale. Viceversa, gli script Bitcoin appaiono limitati.
I progetti basati su Bitcoin aumentano la trasparenza e la fiducia, e le loro valute hanno un’offerta limitata di token. Ethereum avanza più rapidamente e offre quindi un immenso potenziale di crescita, stabilità e diversi modelli di business. Entrambe le soluzioni blockchain sono molto diverse nella sostanza, ma entrambe necessarie al crypto market (mercato crittografico).
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